LA VALLE SANTA – 107 Km / 2.162 D+

VALLE SANTA

Percorso impegnativo – Un itinerario intorno alla “piana reatina”, conosciuta anche come “valle santa”, nel silenzio dei luoghi che ispirarono a San Francesco il cantico delle Creature. Una valle che oggi è disseminata di santuari che testimoniano il passaggio del santo, in queste terre.

SANTUARIO DI PIEDILUCO

Dal santuario francescano di Piediluco, si procede verso la “vecchia osteria” da cui inizia una strada bianca  che attraversa gran parte di Valle Avanzana. Scavata dal rio Fuscello, che scende dalle pendici del monte Tillia, la si percorre per alcuni chilometri, per poi svoltare a destra verso Morro . Qui inizia la salita, fino alla provinciale, raggiunta la quale,  si va in direzione Leonessa. Raggiunto bivio della statale 521, si volta a destra, per Rivodutri e, subito dopo, si attraversa la strada che sale sulla sinistra. Si tratta di uno sterrato  molto tecnico che, nei primi 2 chilometri,  ha un dislivello di 250 metri.

IL FAGGIO

Attraversata la montagna, si arriva al faggio di San Francesco, un esemplare dai rami tortuosi sotto il quale,secondo la tradizione, il santo avrebbe trovato rifugio durante un temporale. Da qui si scende verso Cepparo e Rivodutri ammirando dall’alto la “Valle santa” solcata dal Velino. Il fiume, attraversa i campi coltivati lambendo dei piccoli laghetti  sulle cui acque si specchiano  le cime più alte dei monti Reatini, che la delimitano ad est e dei monti Sabini, che la chiudono verso ovest.

GLI ALTRI SANTUARI DELLA VALLE SANTA

Arrivati a Rivodutri si continua verso il santuario di San Giacomo, presso Poggio Bustone e passando poi per Cantalice, si giunge al santuario della Foresta. Si procede, quindi, in direzione Rieti, per salire, verso il santuario di Fonte Colombo.

Arrivati a questo punto, avrete già percorso circa 53 Km. Ne mancano altri 50 e forse si sta facendo tardi. In questo caso forse è meglio raggiungere la stazione di Rieti, caricare la bici sul primo treno regionale verso Terni e scendere alla stazione di Marmore. Il tour si può continuare il giorno successivo magari sempre utilizzando il treno dalla stazione di Marmore fino a Limiti di Greccio. nel caso, invece, sceglieste di utilizzare solo la bici, da Piediluco a Greccio, andata e ritorno, sono circa 70 Km.

In alternativa si può programmare in anticipo un pernottamento anche nello stesso santuario e continuare il tour il mattino seguente. In questo caso c’è tutto il tempo per visitare Rieti ed il suo centro storico. Comunque abbiate scelto, da Rieti, seguendo la ciclabile, si arriva ai piedi dei monti Sabini e si sale, infine, verso il santuario di Geccio.

il santuario di Greccio

Da qui, si ridiscende a valle continuando, quindi, il percorso fino alla riserva naturale del lago di Ripa Sottile. Pochi chilometri più avanti, si sale verso Colli sul Velino, percorrendo lo sterrato a monte dei ruderi di villa d’Assio. Il percorso si chiude ad anello sul punto di partenza, dopo aver attraversato una vallata, un tempo sommersa dall’antico lago Velino. Proprio sulle sue acque, San Francesco, si spostava con una barca, partendo da un approdo presso il quale è stato poi edificato il santuario di Piediluco.

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Galleria immagini – Greccio