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” … Ti impressiona il peso dei tuoi bagagli quando parti ; il peso dei tuoi ricordi quando ritorni … ” Ciclosofista – Bikepacking

1 GRAN TRAIL DELLA MONTAGNA

2 TRAIL DELLA VECCHIA FERROVIA A DELLA VALLE DEL NERA

GRAN TRAIL DELLA MONTAGNA – 115 Km/ 3.520 D+

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LA VALLONINA

Da Piediluco a Leonessa

Dal centro remiero “Paolo D’Aloja”, si procede in direzione della vecchia osteria,  poco prima della quale,  si volta a sinistra sulla provinciale 4 verso Spoleto. Raggiunta la forca d’Arrone, si volta a destra su uno sterrato che, sulle prime, si rivela abbastanza impegnativo. Successivamente, procede  con un’inclinazione più attenuata, sotto il bosco di conifere e carpini, fino alle alture di Santa Cristina. Finita la salita, sulla destra si apre uno slargo da cui si diramano tre sterrati. Uno, quello più a monte, conduce  fino alla strada che da Buonacquisto sale verso Polino. Nel primo tratto non è pedalabile ma, successivamente, si snoda tra i boschi fino ad arrivare alle radure di alta quota. Da qui si possono godere degli scorci molto suggestivi sulla piana di Rieti, sovrastata dai monti Sabini, sulle cime più alte della Valnerina, tra cui emergono quelle del monte Solenne e  del Coscerno-Aspra, e sulla propaggine meridionale dei monti Martani che sovrastano la conca Ternana.

Raggiunta la strada provinciale 66 che sale da Polino, si volta a destra continuando così sul fondo asfaltato. Arrivati alla fontana di Acqua viva, dove ci si può fermare per un rifornimento acqua fresca di sorgente montana. Si continua a salire per alcune curve in direzione di Colle Bertone. In prossimità delle prime case che si incontrano lungo la strada , si volta a destra per uno sterrato che dopo alcuni chilometri diventa “off road”. Si arriva a  Torre Fuscello da dove si  risale la vallata fino a raggiungere, poco prima del valico, la strada Regionale  521 per Leonessa.

Verso il Terminillo

Situata su un altopiano che si estende alle  pendici settentrionali  del Monte Terminillo (2.217 m s.l.m.), Leonessa è la porta di accesso alla Vallonina. Questa si risale percorrendo la provinciale 10  fino a raggiungere i 1895 metri del valico. Dopo alcune curve, scendendo verso Pian de Valli, sulla sinistra, si apre uno sterrato. Inizia, da qui, un itinerario,  che conduce di nuovo a Leonessa ma procedendo, questa volta, lungo i crinali delle montagne sovrastanti la Vallonina.

Dai i pascoli di alta quota e le creste dei monti, si possono ammirare panorami bellissimi che ripagano della fatica. Si arriva, in fine,  fin sopra Colle la Croce dove c’è la chiesa di san Giuseppe da Leonessa. Vi si può ammirare lo spettacolo dell’altopiano sottostante che separa il massiccio del Terminillo dai monti Sibillini che si elevano più a nord. Scesi di nuovo a Leonessa, si fa ritorno a Piediluco passando di nuovo nei pressi di Polino ma per una strada diversa da quella percorsa all’andata.

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TERMINILLO – il versante Nord
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POLINO

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TRAIL DELLA VECCHIA FERROVIA E DELLA VALLE DEL NERA – 102 Km / 2080 D+

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Da Piediluco a Spoleto

 Si procede verso Marmore e da qui si inizi a  scendere lungo la provinciale 79 in direzione Terni. Poco dopo essersi affacciati sulla sottostante conca Ternana, si volta a destra su uno sterrato e si scende fino a Papigno. Da qui, di nuovo su  fondo asfaltato si scende verso la provinciale 209, raggiunta la quale, si volta a sinistra. Si arriva a Terni percorrendo un tratto di Viale Brin e dopo aver superato le acciaierie si volta a destra in direzione Spoleto. Percorrendo Via Breda, fino a raggiungere Via Tre Venezie, si passa sulla provinciale 67 per Rocca San Zenone. A questo punto si comincia a risalire la Val Serra fino alle Gole di Giuncano. Si continua l’arrampicata fino a  Porzano fino al valico, da cui, si scende verso Spoleto, passando per San Giovanni di Baiano.

Inizia la vecchia ferrovia

In prossimità della superstrada per Foligno, inizia il tracciato della vecchia ferrovia Spoleto – Norcia. Si sale, con pendenza  costante, attraverso una successione  di gallerie e ponti da cui si possono godere degli scorci paesaggistici molto belli sulla valle Umbra. Al valico si attraversa la più lunga delle gallerie, quella della caprareccia di due chilometri. Superato il tunnel si comincia ascendere lungo la parte più divertente del tracciato che a tratti diventa elicoidale e che, snodandosi fra i boschi della macchia mediterranea, conduce fino alla Valnerina .

Da qui si  sale a Sant’Anatolia di Narco e si ridiscende verso Scheggino continuando, lungo la sponda sinistra del fiume Nera. Si va lungo uno sterrato che attraversa i borghi di Ceselli, Sanbucheto. Si sale verso l’Abbazia di San Pietro in valle e si scende nuovamente fino Ferentillo ed Arrone. Da qui si va a Castel di Lago e si sale per il santuario della Madonna dello scoglio fino a raggiungere la “forca di Arrone”. Da qui inizia l’ultimo tratto, passando per “colle dei frati” fino a Piediluco

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