GIRO DELLE MINIERE (52Km, 1600 D+)

Descrizione

IL TRAIL inizia dalle sponde del lago di Piediluco da cui si sale subito verso il paese di Buonacquisto. Si procede lungo una strada asfaltata che, soprattutto negli ultimi chilometri, è poco transitata. Si raggiunge la prima miniera, quella di lignite, passando per uno sterrato impegnativo che inizialmente presenta una notevole pendenza. Raggiunto il parco della miniera ci si ferma per una visita alla mostra fotografica allestita all’aperto, nel parco “Valentino Paparelli”. Qui sono ancora ben visibili l’edificio all’ingresso della galleria ed il tracciato della ferrovia su cui si spostavano i carrelli pieni del minerale estratto. Dal parco è possibile godere di un panorama fantastico che si apre sul sottostante Lago di Piediluco. sovrastato a sud- ovest dalle alture dei monti Sabini. Volgendo lo sguardo verso sud-est, invece, ci si trova di fronte al castello di Labro ed il massiccio del Terminillo che delimitano la valle del fiume Velino

La cava dell’oro

SI TORNA A SALIRE su uno sterrato, non tecnico ma decisamente impegnativo, fino a superare quota 1100 mt nei pressi di una faggeta. Dopo una breve sosta presso la fonte di “Acquaviva” inizia la discesa verso il paese di Polino, visibile dall’alto dei tornanti della provinciale. Dopo un chilometro circa, si gira a destra sulla strada che porta a Leonessa. Si procede così per alcuni chilometri fino a raggiungere il segnale che indica la “Miniera dell’Oro” e ci si addentra nella faggeta. Si tratta di un luogo dove natura e legenda si fondono creando un’atmosfera magica. Il sito è, al tempo stesso, di notevole interesse geologico trattandosi di un’area magmatica legata ad un piccolo sistema vulcanico estintosi circa 250 mila anni fa.

Il salto del cieco

DA QUI SI TORNA INDIETRO per un breve tratto e si procede, sempre sotto la faggeta, fino a raggiungere il crocevia del “Salto del cieco“. Si continua lungo uno sterrato che attraversa i pascoli di alta quota dove è possibile trovare mucche o cavalli, lasciati liberi, anche lungo la strada. Il massiccio del Coscerno-Aspra fa da cornice all’altipiano dove, di tanto in tanto, si incontrano edifici rurali sapientemente recuperati. Percorsi alcuni chilometri ci si affaccia sulla valle del Nera su cui si aprono valli secondarie, strette tra un sistema di alture disseminate di borghi antichissimi.

LAGO DI PIEDILUCO